Categories: Parola del Giorno

6 Agosto 2010 – Venerdì della XVIII settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Maestro, è bello per noi stare qui”

Vangelo del giorno: Lc  9,28b-36

Dalla parte dell’uomo la richiesta
appare consolante:
ci si accontenta di quello che si  vede,
si accetta quel tanto che ci appaga
e il resto… non importa:
quello che verrà ora non conta,
oppure può aspettare.
Per il momento l’uomo Pietro
è preso al punto tale che è disposto
persino ad innalzar le tende per gli altri
e rimanere fuori.
Ma il discepolo deve ricordare
che ha scelto di seguirlo un po’ più su
ed il Maestro accelera il cammino: taglia i contatti.
Basta una nube e arriva la paura.
L’invito della voce è all’ascolto.
Piaccia o non piaccia,
i tre hanno parlato della sua partenza..
Ai discepoli Gesù ordina il silenzio:
così hanno tutto il tempo
per assimilare quello che hanno udito.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo,  Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal
sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli non sapeva quel che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’eletto: ascoltatelo”.
Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno nulla di ciò che avevano visto.