Immaginiamoli questi angeli, che vanno e vengono
come fossero sul bordo dell’infinito.
Danzano cantando, felici di lodare, con l’estasi sul volto
e la gioia incontenibile in quel loro battere di ali,
che avvolgono e accolgono il mistero del Dio vivo
che nel Figlio si è reso presente in mezzo agli uomini.
Chi segue il Figlio di Dio, Gesù, il Maestro,
avrà il centuplo promesso in madri, padri, amici e fratelli;
e in dono la visione del cielo che si apre su di noi,
per mostrarci un nuovo modo di vedere e di vivere il futuro.
L’invito non è quello di starsene a guardare,
bensì di entrare anche noi nella festa degli angeli
che sobbalzano di gioia, volteggiando attorno a lui,
diventato nostro amico, padre, madre, sposo e fratello
perché facendo anche noi come lui la volontà del Padre
possiamo sentirci trasportati fino al cielo, ma ancor più
– e già da ora – nel cuore della sua misericordia,
dalla quale scaturisce la voglia di risorgere con lui
e vivere da subito della sua tenerezza in attesa che si compia
la speranza della gloria per l’eternità.