Categories: Parola del Giorno

24 Marzo 2018 – Sabato – 5a settimana di quaresima

Parola del giorno :“è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo”

Vangelo del giorno: Gv 11,45-56

Il personaggio Gesù per i capi dei Giudei,
che da tempo ormai lo studiano e controllano,
è diventato un caso incontrollabile e pericoloso;
con la risurrezione dell’amico Lazzaro è giunto al culmine.
Fa troppi miracoli e sempre più persone lo cercano
e credono in lui. Bisogna intervenire, e anche presto.
Riuniscono il sinedrio per concordare il da farsi,
perché, se continua in questo modo tutti finiranno
per credere in lui e i Romani
potrebbero vendicarsi distruggendo tutto.
A sinedrio riunito, l’illuminazione viene a Caifa,
il sommo sacerdote di quell’anno, che sentenzia:
è meglio che uno muoia per il popolo, anziché perire tutti.
Da quel giorno la decisione è presa: Gesù dovrà morire.
E non sarà difficile neppure trovare una giustificazione
dal punto di vista religioso: la sua morte riunirà
i figli di Dio che erano dispersi.
Si tratta solo di cercare il modo e l’occasione.
Da parte sua Gesù diventa più guardingo e sta a distanza
finché non sarà giunta la sua ora.
Si ritira con i suoi discepoli in un luogo più tranquillo,
ed evita, finché può, di presentarsi in pubblico.
Ma anche lì la gente lo andrà a cercare.

Dal Vangelo secondo Giovanni:

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Lazzaro,] credettero in lui.
Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!».
Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.
Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».