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7 ottobre 2012

Verso la Domenica

suggerimenti per la preghiera comunitaria sul vangelo della Domenica

7 ottobre 2012 – XXVII Domenica T.O.  Anno B

 

Sac: Affidiamo la nostra preghiera a te, Maria, Vergine purissima, perché tu la prenda nelle tue mani e la innalzi al nostro Padre che è nei cieli. Oggi siamo qui davanti a Tuo Figlio, per adorarlo e per ascoltare ciò che vuole dirci tramite il Vangelo della prossima domenica. Accompagnaci Maria ed aiutaci ad alimentare la nostra fede con la preghiera.

Tutti:

 Signore Gesù, dona a noi cristiani un cuore di bambino
che riceve amore e lo ricambia con gioia,  attingendo l’eternità.
A noi che, ieri come oggi,
facciamo questioni di diritti e di doveri,
di ragioni e di torti,  di sbagli e di infedeltà, di errori e di sanzioni,
tu indichi qual è la causa di ogni male:
un cuore duro, un cuore che non sa accogliere,
un cuore che non vuol cambiare, un cuore che non perdona,
un cuore che non prova tenerezza e compassione.
Signore Gesù, dona a noi un cuore libero e puro,
proprio a noi  che, ieri come oggi, dobbiamo riconoscere tanti fallimenti,
tanti matrimoni sfasciati in malo modo
con un corteo terribile di violenze e di calunnie,
di accuse reciproche, di ferite profonde.
Signore Gesù manda il tuo Spirito a noi perché impariamo a ricevere
Il cuore nuovo che vuoi donarci, un cuore pronto a fare il primo passo,
capace di ammettere i propri torti,
un cuore che sa ricominciare ogni giorno, per amore
perché ha deposto in te ogni fiducia. Amen.


(Vangelo di Mc 10, 2-16)

+ dal  Vangelo secondo Marco  

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

 

 

Meditazione.

 

1L- “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.”

Non sanno cosa chiedono, quei farisei. Non sanno, anche se presumono di conoscere molte cose, che stanno parlando dell’amore.
L’amore tra un uomo e una donna che si uniscono in matrimonio è sicuramente un impegno, ma prima di essere tale è un dono, un dono che viene da Dio, che è l’Amore vero. Egli comunica a tutti gli uomini la Sua Essenza, il Suo Amore… lo dona a tutti gli uomini… e il dono di Gesù ne è la prova incarnata. Ma quando un uomo e una donna, consapevoli di questo immenso dono che si compie in loro, prendono l’impegno di unirsi in matrimonio, sanno che è per sempre…. Come l’Amore di Dio è per sempre. Spesso noi non pensiamo a questo quando pensiamo al matrimonio. Per noi è piuttosto una consuetudine, ma dobbiamo sempre chiederci qual è la volontà di Dio che c’è dietro. Il disegno che Dio ha su due persone da sempre, da prima che nascessero, perché loro diventino prova vivente dell’Amore che è loro donato. Spesso, però, come sottolinea Gesù, il nostro cuore è chiuso di fronte a questa immensa meraviglia che si apre alla nostra contemplazione. E, a causa della durezza del nostro cuore, non ci chiediamo affatto quale sia la volontà di Dio, nemmeno in scelte importanti come quella del matrimonio…

 

2L- “L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”

Non esiste divorzio nella logica di Dio perché l’Amore di Dio non è divisibile… quando i due diventano una sola carne non si può pensare di dividerli…. Certo questo vale se la casa è “costruita sulla roccia”. Troppo facile basare tutto su un semplice sentimentalismo: oggi “si sente” una cosa, domani un’altra.
Su queste fragili basi si fondano invece molti matrimoni…
Quello su cui veramente ci si deve basare, in verità, è la volontà di Dio… che, non può coincidere con altro che non sia il nostro bene più grande. Impossibile dividere, allora quello che Dio unisce… sia se si parla di amore tra uomo e donna, sia se si parla di comunità cristiane.

 

1L“A chi è come loro appartiene il regno di Dio”

Gesù fa, a questo punto, un esempio illuminante: i bambini. Loro hanno una caratteristica fondamentale che è la chiave della felicità vera: l’abbandono. I bambini si fidano ciecamente della loro mamma, si abbandonano alle sue braccia e si lasciano portare in braccio da lei. Certo, a volte possono fare dei capricci… ma non mettono in discussione mai l’amore della mamma…
Noi spesso abbiamo un’idea negativa dell’abbandono. Lo confondiamo con la rassegnazione, ma è tutt’altro! È il mettersi consapevolmente nelle mani di Chi sappiamo che conduce con immenso amore la nostra vita, se glielo permettiamo, e con la nostra collaborazione! Se potessimo imparare dai bambini, se conservassimo sempre quest’innocente abbandono dentro di noi! Non ci sarebbe durezza di cuore che tenga… Proviamo ad accogliere questo messaggio, come un bimbo accoglie un dono tanto atteso… la nostra Mamma celeste ci aiuterà, così, ad entrare dritti, dritti nel meraviglioso Regno dei cieli… che è e sarà il trionfo dell’Amore!